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User_314934

Fognature

User_314934 2015-10-19 19:29:15


Devo redigere un PSC per realizzare un tratto fognario mediante scavo in galleria.
E' un'opera particolare e non trovo un riferimento sulle lavorazioni standard.
In particolare mi servirebbe definire gli apprestamenti per lo scavo tenendo conto della necessità di immettere aria di ricambio, illuminare lo scavo etc. oltre quelli standard prevedibili per lo scavo a sezione obbligata.
Qualcuno ha già dovuto affrontare questa problematica e può fornire suggerimenti?
Grazie.

User_326904

User_326904 2015-10-27 18:11:18


Ho avuto esperienze di lavori simili sia per scavi in cunicolo (con sezioni atte a ricevere tubazioni del diametro di 250-400 mm nelle quali l'operatore procede con scavo a mano in posizione chinata ove non sdraiata) della lunghezza di qualche metro necessarie per il collegamento fognario (Condominio, ecc.) di un fabbricato ad esempio alla fognatura che corre sotto strada a una quota anche di -3 o -4 m sotto il p.d.c. ma qui a Bologna ho avuto anche esperienze di condotti fognari della lunghezza anche superiore a 100 o 200 m da collocare all'interno del sistema di canali artificiali (normalmente in parete o gettati sotto l'alveo) che, dal Medioevo, corrono sotto la città e che, a secco, consentono la piena pedonabilità in stazione eretta.
In entrambi i casi, ma specialmente nel primo, si tratta di attività che presenta molteplici tipologie di rischio: si tratta dei rischi propri degli ambienti confinati, di quelli propri delle trincee di scavo, di quelli propri delle gallerie e di un elevato rischio biologico conseguenza sia della presenza di liquami, ma anche della presenza di topi, veicolo di numerose malattie.
Si tratta di lavori per i quali è richiesta l'opera di imprese altamente specializzate con lavori perfettamente formati e informati e che devono essere anche vaccinati almeno contro tifo, colera, difterite, rabbia, tetano (la peste non è, invece, trasmetta dai topi nostrani).
Le imprese, oltre al POS devono essere dotate di un Piano di Evacuazione ed Emergenza preventivamente approvato dall'ASL locale (almeno qui nel bolognese funziona così) che va ad aggiungersi al POS e al PSC, in quanto il rischio maggiore, almeno per lo scavo in cunicolo, è considerato quello che il lavoratore, in carenza d'ossigeno, possa perdere conoscenza in uno spazio che consente il passaggio di una sola persona per volta. Nel PEE, che deve essere in cantiere, ci stanno scritte tutte le caratteristiche che devono avere le attrezzature, fino nei minimi dettagli.

Nel caso del cunicolo occorre prevedere sostanzialmente: un argano elettrico dotato di verricello che fa capo normalmente e preferibilmente alle caviglie (meno frequentemente al moschettone dell'imbragatura) della persona che si trova all'interno del cunicolo, sì da poterla comunque estrarre ed issare in superficie anche se priva di conoscenza; un ventilatore elettrico di adeguata portata d'aria che insuffli aria fresca nel cunicolo durante il corso della lavorazione; un sistema di centine a perdere in acciaio prefabbricate, normalmente conformate ad arco a tutto sesto con ritti da utilizzare nello scavo e con posa con la tecnica del marciavanti; se l'attacco del cunicolo deve avvenire dalla quota della sede stradale, occorre anche uno scavo profondo quanto serve presidiato sui 4 lati con elementi di calcestruzzo senza fondo, ad esempio 120 x 120 idonei ad alloggiare due persone, il tubo della ventola e le centine: in corripondenza della partenza del cunicolo deve esserci una superficie ad hoc di più facile cedimento avente sezione identica al cunicolo, sì che l'attività d'escavazione manuale inizi solo dopo avere demolito questa superficie; in questo caso argano, ventola ecc. devono trovarsi alloggiati in una tralicciatura che sormonta il pozzo creato. Questo è sostanzialmente tutto per i cunicoli. Con una nota di buon senso ingegneristico: chi si cala nel cunicolo deve avere corporatura il più minuta possibile per ovvi motivi e deve essere, soprattutto, allenato specificatamente a farlo, sia fisicamente, sia psicologicamente (quest'ultima cosa non è da tutti) e deve essere in perfette condizioni psicofisiche.

Per la galleria, invece, normalmente viene richiesta una ventilazione naturale aprendo due fori o botole (se esistono) in posizioni contrapposte prima e dopo la zona del cantiere in modo che la zona occupata dal cantiere sia comunque ventilata; poi può essere richiesta una ventilazione supplementare meccanica. E' opportuno creare la ventilazione natuarle in anticipo di qualche minuto rispetto alla discesa degli operatori, sì da bonificare l'aria da eventuali sostanze tossiche. Vanno controllate le condizioni delle pareti della galleria e presidate in modo opportuno da eventuali pericoli di crollo, specie se si deve prevedere di scavare in alveo; normalmente i topi che infestano le gallerie fognarie scappano con il rumore o la semplice presenza di persone, ma a volte sono molto aggressivi anche perché operano in colonie e possono essere spaventati: rammentare che possono sbucare all'improvviso dalle tane ricavate sulle pareti del cunicolo. Gli operatori comunque devono operare con stivaloni fino all'inguine e tuta integrale con elmetto necessariamente dotato di luce (tipo speleologo), non essendo affidabile l'eventuale illuminazione del cantiere (basta che si stacchi una spina o si tranci un cavo per rimanere al buio totale); soprattutto è fondamentale che chiunque scende nel cunicolo, compreso il D.L. e il Coordinatore, oltre a essere munito di tutti i DPI indossati dagli operatori (compreso i guanti, l'elmetto con sottogola, gli stivali, ecc.), sia vaccinato contro tutte le malattie (rivolgersi all'ASL locale per sapere quali); non di meno, le vaccinazioni vanno programmate per tempo e completate secondo le prescrizioni mediche con tutti i "richiami", altrimenti non servono a nulla. In cunicolo e in galleria, ovvio, è tassativamente vietato fumare, accendere fuochi o impiegare apparecchi a fiamma libera e/o dotati di motore endotermico e vanno pedissequamente seguite le prescrizioni di Legge per i locali confinati.

Spero di avere ben interpretato i dubbi del Collega e che queste brevi note possano essere utili.

Concludo osservando che ACCA potrebbe effettivamente sviluppare l'argomento con la consueta elevatissima professionalità producendo l'analisi di una serie di lavorazioni, stante anche la singolarità e delicatezza della materia.