Antonio | Unico impianto per Riscaldamento - ACS - Ventilazione con recupero di caloreAntonio 2015-09-04 16:45:40 Voglio condividere una richiesta di assistenza Richiesta: Come devo modellare una centrale termica avente le seguenti caratteristiche d'impianto? Pompa di Calore unica per Riscaldamento (ad aria), Raffrescamento, Ventilazione (con recupero di calore), ACS. La Pompa di Calore è comprensiva di accumulo ed eventuale resistenza elettrica per ACS. Considerato che la normativa non impone ancora il calcolo per il fabbisogno del raffrescamento posso ovviare al Raffrescamento. Risposta: Se la Pompa di Calore produce anche ACS sarà del tipo "Aria - Acqua". La Centrale Termica deve essere definita con impianto PRINCIPALE del tipo 'IMPIANTO di RISCALDAMENTO e ACS' con fluido termovettore 'acqua'. Nella finestra 'Generazione Impianto' alla Pompa di Calore può essere associato l'Accumulo Inerziale. Nella finestra 'Distribuzione impianto' eliminare l'etichetta 'TUTTE le ZONE' e poi aggiungere un'UTA che deve avere l'utilizzo 'Climatizzazione e Ventilazione', la tipologia impianto 'Immisione ed Estrazione' ed il recuperatore di calore (vedi immagine: Distribuzione_impianto.jpg). |
User_409251 | User_409251 2015-09-05 11:43:35 Cerco di spiegare più dettagliatamente possibile il funzionamento della macchina in questione: - la sorgente termica della pompa di calore è la miscela, a condizioni favorevoli, tra l'aria viziata estratta e l'aria esterna; - l'aria immessa è una miscela tra l'aria di rinnovo ed il ricircolo; - il filtro elettronico purifica sia l'aria dei rinnovo che il ricircolo; - il compressore modula la sua potenza che viene ripartita per il trattamento dell'aria e la produzione continua di ACS; - alle condizioni limite si attiva la batteria di post trattamento come integrazione. In sintesi la pompa di calore grazie all'aria (esterna + interna) riscalda aria per il riscaldamento, e grazie ad uno scambiatore l'acqua per l'ACS. Per quanto riguarda le portate, questa macchina garantisce: - estrazione interna aria viziata di massimo 100 m3/h - ricircolo aria interna di massimo 300 m3/h - mandata in ambiente di massimo 400 m3/h (100 m3/h aria nuova + 300 m3/h di ricircolo) - presa d'aria esterna ed espulsione di massimo 400 m3/h Con i dati forniti, la centrale va modellata così come sopra riportato? Nella scheda struttura del vano dell'EOdC, alla sezione Ventilazione, cosa si deve impostare per una condizione rispetti i dati sopracitati o comunque la sola presenza di ventilazione meccanica? E' necessario calcolare i ricambi d'aria effettivi in vol/h ed inserirli nella sezione "Ventilazione per il calcolo dell potenza"? |
Antonio | Antonio 2015-09-07 09:29:36 Nella pagina 'Ventilazione' della 'Struttura' della Zona certamente devono essere definiti i dati della sezione 'Ventilazione NATURALE e/o di RIFERIMENTO'. Ciò insieme anche ai dati dell'impianto VMC consente il regolare calcolo di energia. Per avere un'opportuna valutazione anche per il Calcolo Potenza può definire in modo esatta anche i ricambi d'aria effettivi che saranno garantiti. |
User_409251 | User_409251 2015-09-09 12:17:44 Nel caso si tratti di sola ventilazione meccanica, che andrò a definire nella centrale alla voce della zona, nella struttura del vano - ventilazione - "Ventilazione naturale e/o di riferimento" e "Infiltrazione naturale" risultano ancora attivi come parametri? Per un edificio residenziale qual è il ricambio minimo di aria in vol/h? 0.3 vol/h? |
Antonio | Antonio 2015-09-09 16:31:15 La sezione 'Ventilazione NATURALE e/o di RIFERIMENTO' deve sempre essere compilata in quanto richiesta sempre nelle procedure di calcolo anche se presente un impianto VMC. La sezione 'Infiltrazione NATURALE' trova applicazione proprio in presenza di impianto di ventilazione meccanica come riportato accanto al titolo della sezione stessa. In assenza di impianto VMC tale sezione non entra in gioco nel calcolo, qualsiasi fossero le impostazioni in essa definite. Per gli edifici residenziali i ricambi d'aria medi standard, che anche la stessa norma adotta per il calcolo di energia, sono pari a 0.5 Vol/h. Se valuta che per altre necessità tale dato debba essere diverso, per il calcolo di energia può svincolarsi dalla "Valutazione sul progetto o standard" e definirlo autonomamente mentre per il calcolo di potenza il valore risulta in ogni caso editabile secondo necessità. |
User_409251 | User_409251 2015-09-10 15:34:30 La UNI 10339, come prevede anche il programma di default prevede 0,5 di portata aria, mentre il prospetto E.2 della UNI TS 11300-1 2014 prevede un fattore correttivo = 0,6 per le civili abitazioni. Da essi ne consegue un valore di 0,3 vol/h. E' corretto? |
Antonio | Antonio 2015-09-10 15:49:23 Sì, e ciò incide sul 'calcolo di energia'. Per il 'calcolo della potenza' è suggerito il consueto 0.5, poi chiaramente ognuno effettua le proprie valutazioni. |
User_409251 | User_409251 2015-09-16 12:32:06 Chiedo assistenza per un problema legato a questa discussione. Ho inserito l'impianto sopracitato sapendo che in teoria non dovrebbe sopperire al fabbisogno termico dell'edificio. Per questo motivo ho provveduto ad inserire un'integrazione termica con radiatori elettrici in ogni stanza. Ho creato un impianto in serie a quello con pompa di calore e l'ho inserito al servizio dell'intero EodC. Il programma mi presenta svariati Warning. 1) [3016] L'impianto a radiatori elettrici ha fabbisogno nullo; 2) [3064] L'impianto a pompa di calore non sopperisce al carico termico dell'edificio per i mesi di Febbraio, Marzo, Aprile, Ottobre, Novembre e Dicembre. Non capisco la comparsa di questi due errori contemporaneamente. In teoria se compare il [3064] non dovrebbe comparire il [3016]. Può spiegarmi come modellare una centrale termica di questo genere? Ringrazio anticipatamente |
Antonio | Antonio 2015-09-16 12:58:42 Riassumendo, ciò che durante l'elaborazione del calcolo viene verificato, è se il "generatore" ha potenza tale da coprire le richieste dell'edificio. Questa è la condizione che caratterizza l'edificio in questione, in base ai dati di funzionamento assegnati alla pompa di calore. Al contempo però, molto probabilmente, sono stati definiti terminali di erogazione del calore che invece coprono regolarmente il carico termico. Condizione questa "strana": avrei una macchina con potenza inferiore a quella che poi i terminali sarebbero in grado di emettere? La stessa condizione, visto che trattasi di "radiatori elettrici", può anche essere definita attivando nella Struttura della Pompa di Calore, nella pagina Dati Aggiuntivi, l'opzione "Integrazione termica". |
User_409251 | User_409251 2015-09-16 14:27:53 Riassumo la situazione da me impostata: - Potenza di picco dell'impianto (RISC)= 4,14 kW - Potenza nominale della macchina (RISC+ACS+VENT) = 3,83 kW (impostati nella struttura pompa di calore) - COP nominale macchina = 3.18 - Potenza resa dalla macchina (RISC) = 2,42 kW (impostati nella centrale termica, potenza terminali) - Nella curva ho impostato a -5 °C esterni un massimo di 2,72 kW resi per un COP di 3,22. Questo valore è quello che effettivamente rende questa macchina alle condizioni peggiori. Ne consegue che da un valore massimo di 2,72 kW (RISC+ACS+VENT) non posso di certo soddisfare i 4,14 kW di riscaldamento + il carico termico per ACS. Ha qualche soluzione? |
Antonio | Antonio 2015-09-16 18:02:39
L'unica soluzione attualmente praticabile è quella ipotizzata nella precedente risposta:
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User_409251 | User_409251 2015-09-16 18:25:06 Grazie per la risposta. Nel caso dovessi aggiungere una resistenza elettrica ad ausilio del bollitore sanitario dove dovrei inserire l'eventuale potenza in Watt che andrà ad attivarsi qual'ora non dovessi sopperire al fabbisogno sanitario? |
Antonio | Antonio 2015-09-16 18:50:22 Attivando l'opzione "Integrazione Termica" fa tutto l'algoritmo della norma senza richiedere alcunché in termini di potenza etc.. |
User_409251 | User_409251 2015-09-17 12:36:26 Mi dispiace dilungare la discussione, sono stato poco chiaro. Nel caso avessi un accumulo sanitario servito da una normale caldaia od un generatore diverso dalla pompa di calore o per lo meno non munito dell'integrazione termica nella struttura del generatore stesso, c'è la possibilità di impostare l'eventuale resistenza elettrica? |
Antonio | Antonio 2015-09-17 13:05:39 In questo caso l'ACCUMULO può essere inserito nella fienstra della DISTRIBUZIONE ma in accordo ai dati richiesti dalla norma esso andrà definito con i dati di 'Ubicazione' e 'Caratteristiche del Serbatoio'. In pratica non vengono previste eventuali integrazioni termiche e definizione del relativo volume. |