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NicoPana

APE: impianto con vecchio condizionatore

NicoPana 2015-09-21 12:58:46


Per la redazione di un APE, all'interno di un locale commerciale è presente solamente un vecchio mono-split, di cui chiaramente è impossibile recuperare le schede tecniche con tutti i dati ai carichi parziali e varie temperature per COP e potenze.

Che consigliate di fare? Quali dati inserire nelle schede aggiuntive di struttura per questa pompa di calore invertibile?

Antonio

Antonio 2015-09-21 15:20:46


E' alquanto difficile suggerire dei dati cui far riferimento. Se fossero stati disponibili prospetti/schede o simili per le macchine esistenti avrebbero già fatto parte del programma.

Valuti eventualmente se possono tornarle utili le strutture di monoSPLIT (con potenze variabili da 3.7 a 5.5 kW, con posizionamento a pavimento/soffitto, a parete, a cassetta) disponibili nell'Archivio Programma (vedi immagine: ArchivioProgramma_SPLIT.jpg).

NicoPana

NicoPana 2015-09-21 16:13:42


Ho visto che sono abbastanza generici, senza far riferimento a nessuna ditta pertanto potrebbero andar bene. Un pò come si fa nella scelta all'interno dell'archivio di strutture analoghe a quelle delle componenti opache effettivamente riscontrate.
Ok, grazie.

Adesso però mi sorge un dubbio a cui non avevo pensato: se all'interno del locale c'è un solo condizionatore, in queste condizioni non si dovrebbe supporre l'assenza di impianto termico e valutare la prestazione come se ci fossero apparecchi elettrici?
Cioè dovrei considerare un impianto fittizio in TerMus, a meno che la potenza nominale del condizionatore non superi i 5 kW, alla luce dell'ultima definizione di impianto termico. E' corretto?

Antonio

Antonio 2015-09-21 17:16:02


E' da tener conto che la lettera l-tricies) del comma 1, art. 2, D.Lgs. 192/2005, introdotta dal D.L. 63/2013 convertito con L. 90/2013 che reca la definizione di 'impianto termico' indica che "...Non sono considerati impianti termici apparecchi quali: stufe, caminetti, apparecchi di riscaldamento localizzato ad energia radiante...": in pratica macchine alle quali non è riconducibile la pompa di calore.

Pertanto la condizione al caso in esame non è applicabile. Il calcolo deve essere eseguito definendo l'impianto rilevato.

NicoPana

NicoPana 2015-09-21 18:11:02


Quindi per il solo fatto che si tratta di una pompa di calore, si può considerare un impianto indipendentemente dalla potenza?

Perchè io mi rifacevo alla nota del Ministero 14563 del 30/08/2006, in base alla quale "le pompe di calore costituiscono impianto termico a meno che, nell’unità immobiliare sia installata una pompa di calore monosplit (una sola unità interna nella medesima unità immobiliare) di potenzialità resa in riscaldamento inferiore a 4kW. Questo è il limite inferiore previsto dalla legge per il calcolo del rendimento minimo e che fa scattare l’obbligatorietà di consegna ai competenti uffici comunali della pratica prevista dall’art.28L.10/91."

Antonio

Antonio 2015-09-22 10:42:55


E' chiaro che può far riferimento anche alla nota n. 14563 del 30.8.2006.

Magari a scanso di equivoci su eventuali futuri rilievi e/o contestazioni, optando per il calcolo con impianto "assente" (cosa che invece un successivo rilievo di un tecnico terzo potrebbe sembrare strana, riscontrando questi la presenza del monosplit in questione), potrebbe riportare nelle NOTE del certificato/attestato i motivi per i quali si è proceduto a tale scelta, richiamando appunto i riferimenti normativi.

In ogni caso, essendo lei il certificatore scelga in base a cosa ritiene più opportuno.

NicoPana

NicoPana 2015-09-23 22:15:01


Ho visto le scelte di split suggerite nell'archivio. però sono macchine indicate come pompe di calore, non invertibili, quando invece lo split viene usato d'estate e d'inverno.

Non ce ne sono nell'archivio pompe di calore invertibili come split?

Antonio

Antonio 2015-09-24 08:55:55


No.
Visto che deve produrre oggi l'APE e che esso non contempla la parte per "raffrescamento" potrebbe anche far uso di tali SPLIT per solo riscaldamento.

Chiaramente l'alternativa è conoscere i dati della macchina ma, con ciò, torneremmo all'inizio della discussione.

NicoPana

NicoPana 2015-09-24 09:45:43


Bè diciamo che il problema nasceva anche sul caso attuale, visto che quello split viene anche utilizzato d'estate

Antonio

Antonio 2015-09-24 10:45:35


Avevo suggerito tale strada sugli APE attuali proprio perché essi non contemplano le prestazioni per raffrescamento se non riferite al solo involucro, pertanto non sarebbe cambiato nulla in termini di certificazione.

NicoPana

NicoPana 2015-09-24 11:02:20


Ma perchè il periodo di raffrescamento riporta la dicitura "assente"? perchè sono su un non residenziale?

Antonio

Antonio 2015-09-24 11:36:24


Il priodo raffrescamento risulta "nullo" in base alle caratteristiche dell'involucro ed ai dati climatici estivi cui l'edificio deve far fronte.

L'edificio in questione presenta probabilmente un involucro con masse significative, è contornato da zone che in un certo senso lo "proteggono" da apporti solari e le temperature medie estive del comune di ubicazione non sono particolarmente elevate pertanto non si evidenzia necessità di raffrescamento.

NicoPana

NicoPana 2015-09-24 11:38:41


Chiaramente nell'ottica di un funzionamento standard?

Antonio

Antonio 2015-09-24 11:50:26


La valutazione è standard pertanto i risultati ne sono la conseguenza.

ingandfan82

ingandfan82 2019-07-05 09:27:40


E' chiaro che può far riferimento anche alla nota n. 14563 del 30.8.2006.

Magari a scanso di equivoci su eventuali futuri rilievi e/o contestazioni, optando per il calcolo con impianto "assente" (cosa che invece un successivo rilievo di un tecnico terzo potrebbe sembrare strana, riscontrando questi la presenza del monosplit in questione), potrebbe riportare nelle NOTE del certificato/attestato i motivi per i quali si è proceduto a tale scelta, richiamando appunto i riferimenti normativi.

In ogni caso, essendo lei il certificatore scelga in base a cosa ritiene più opportuno.
Antonio

Buongiorno Antonio,

lei sa da dove è possibile trarre la nota del ministero n° 14563/2006 e valutare se è ancora valida (anche se suppongo lo sia dato che seppur datata ne è stato menzionato il suo utilizzo nella discussione suddetta che è ancora relativamente recente, ossia ricadente nel periodo di applicazione del DM 26/6/2015)?

In rete trovo riferimenti nel merito, ma nessun sito da dove trarre il documento, che mi farebbe a dir poco comodo.

Grazie.
Saluti.