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User_416783

APE locale artigianale senza impianto riscaldamento (Categoria Catastale C3)

User_416783 2016-04-08 18:56:09


Buonasera a tutti,
avrei bisogno di un consiglio, sono stato incaricato di redigere un APE nella regione Abruzzo per un capannone artigianale con categoria catastale C3 (laboratorio per arti e mestieri) privo di impianto di riscaldamento, ha solo uno scaldacqua murale per la produzione di acqua calda sanitaria.

Secondo voi occorre l'attestato di Prestazione Energetica per questo tipo di locale considerato che è privo di riscaldamento? Se si, come va redatto? Impianto simulato?

Grazie a chiunque voglia aiutarmi

Saluti

Antonio

Antonio 2016-04-11 17:57:31


Gli edifici classificati con destinazione d'uso 'E8 - attività industriali, artigianali ed assimilabili' sono soggetti a certificazione energetica anche se privi di impianto di riscaldamento e/o ACS. Essi sono esclusi se ricadono nelle condizioni previste alla lettera b) dell'Appendica A 'Esclusioni APE' del Decreto 26.6.2015 'Linee Guida'.

Clicca QUI per scaricare l'Appendica A 'Esclusioni APE' del Decreto 26.6.2015 'Linee Guida'

Qualora rientrasse fra gli edifici da certificare può definire una Centrale Termica con impianto ASSENTE e con impianto di ACS autonomo connesso allo scaldacqua murale.

User_416783

User_416783 2016-04-11 18:34:31


Chiarissimo!!

Grazie per le delucidazioni....a presto.

Alessandro

User_127127

User_127127 2016-07-20 10:16:37


Buongiorno,
devo redigere un'APE per locale artigianale (categoria catastale C3) che viene però affittato ad uso deposito.
Ho detto al mio cliente che secondo l'Appendice A, tale caso rientra nei casi di esclusione dall'obbligo di dotazione dall'APE, in quanto non si deve garantire alcun confort all'interno di questo locale.
All'Agenzia delle Entrate gli hanno però sottolineato che essendo categoria catastale C3, anche se affittato come deposito, se non allegherà l'APE riceverà una sanzione.
Mi date un consiglio?
grazie

Antonio

Antonio 2016-07-22 11:47:13


Buongiorno,
devo redigere un'APE per locale artigianale (categoria catastale C3) che viene però affittato ad uso deposito.
Ho detto al mio cliente che secondo l'Appendice A, tale caso rientra nei casi di esclusione dall'obbligo di dotazione dall'APE, in quanto non si deve garantire alcun confort all'interno di questo locale.
All'Agenzia delle Entrate gli hanno però sottolineato che essendo categoria catastale C3, anche se affittato come deposito, se non allegherà l'APE riceverà una sanzione.
Mi date un consiglio?
grazie
User_127127

La normativa vigente all'Appendice A esclude appunto i depositi dagli obblighi di dotazione dell'APE. Credo che il problema sia appunto dato dal fatto che l'immobile in questione appartenendo alla categoria C3 rappresenta un laboratorio artigianale ecco i motivi per i quali l'Agenzia delle Entrate ne richiede comunque l'APE.

User_104836

User_104836 2017-03-06 10:53:01


Buongiorno, mi trovo anch'io con un'APE di un locale artigianale (E8) che non è dotato di impianto di riscaldamento ma ha un boiler elettrico per ACS.
Come da indicazioni trovate in questo forum ho indicato Impianto Assente mentre ho inserito lo scaldacqua elettrico (boiler da 1.6 Kw).
In fase di calcolo viene generato l'errore 3027 dal quale si evince che per tale destinazione (E8) non è previsto il fabbisogno di ACS.
Eliminando il boiler, in fase di calcolo viene generato l'errore 3048 il quale conferma che per la destinazione E8 è escluso l'indicazione del fabbisogno ACS.
Chiedo come devo comportarmi in merito ?
Grazie

Antonio

Antonio 2017-03-14 12:27:13


Buongiorno, mi trovo anch'io con un'APE di un locale artigianale (E8) che non è dotato di impianto di riscaldamento ma ha un boiler elettrico per ACS.
Come da indicazioni trovate in questo forum ho indicato Impianto Assente mentre ho inserito lo scaldacqua elettrico (boiler da 1.6 Kw).
In fase di calcolo viene generato l'errore 3027 dal quale si evince che per tale destinazione (E8) non è previsto il fabbisogno di ACS.
Eliminando il boiler, in fase di calcolo viene generato l'errore 3048 il quale conferma che per la destinazione E8 è escluso l'indicazione del fabbisogno ACS.
Chiedo come devo comportarmi in merito ?
Grazie
User_104836

In tal caso nella pagina ACS della Struttura della Zona, visto che in condizioni standard il legislatore non prevede un fabbisogno di ACS per tali edifici, bisogna disattivare l'opzione 'Valutazione sul progetto o standard' e definire autonomamente un fabbisogno, stante l'effettiva presenza in sito dell'impianto di ACS.

User_885143

User_885143 2018-04-09 17:03:45


Buongiorno,
sto seguendo la realizzazione di un nuovo edificio industriale che sarà composto da alcuni locali uffici + spogliatoi + mensa che saranno separati dalla parte riservata alla produzione, con macchinari fissi e muletti in movimento.
La parte uffici etc sarà chiaramente riscaldata, ma il Cliente vorrebbe riscaldare la parte produzione con impianti localizzati solo dove potrebbero stazionare i lavoratori.
Il Dlgs 81/08 al punto 1.9.2.5 dell'allegato IV prevede quanto segue: "Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione."
Quindi domando:
- posso riscaldare solo localmente la zona produzione?
- se si posso evitare di imporre le trasmittanze di legge alle pareti ed agli infissi del capannone?
- se si devo ricomprendere comunque la parte della produzione nella legge 10 di tutto l'edificio?

Chiedo scusa se sono stato poco chiaro ma mi sto avvicinando solo ora a questa materia così complessa.
Grazie.

Antonio

Antonio 2018-04-09 17:50:23


Buongiorno,
sto seguendo la realizzazione di un nuovo edificio industriale che sarà composto da alcuni locali uffici + spogliatoi + mensa che saranno separati dalla parte riservata alla produzione, con macchinari fissi e muletti in movimento.
La parte uffici etc sarà chiaramente riscaldata, ma il Cliente vorrebbe riscaldare la parte produzione con impianti localizzati solo dove potrebbero stazionare i lavoratori.
Il Dlgs 81/08 al punto 1.9.2.5 dell'allegato IV prevede quanto segue: "Quando non è conveniente modificare la temperatura di tutto l'ambiente, si deve provvedere alla difesa dei lavoratori contro le temperature troppo alte o troppo basse mediante misure tecniche localizzate o mezzi personali di protezione."
Quindi domando:
- posso riscaldare solo localmente la zona produzione?
- se si posso evitare di imporre le trasmittanze di legge alle pareti ed agli infissi del capannone?
- se si devo ricomprendere comunque la parte della produzione nella legge 10 di tutto l'edificio?

Chiedo scusa se sono stato poco chiaro ma mi sto avvicinando solo ora a questa materia così complessa.
Grazie.

User_885143

Al di là delle previsioni e possibilità offerte dal Testo Unico sulla Sicurezza (D.Lgs. 81/2008) a titolo esemplificativo e senza nessuna pretesa di esaustività va detto che dal punto di vista energetico l'attuale impianto legislativo, per gli edifici o porzioni di edificio classificate con destinazione d'uso 'E.8 - edifici industriali o artigianali e assimilabili', quando soggetti a nuova costruzione e dotati di climatizzazione (a meno dell'uso di energia recuperata dal processo produttivo), salvo esclusioni mirate su alcune verifiche di legge (assenza degli obblighi, ove necessario, al rispetto della massa superficiale > 230 kg/m2 o rispetto della trasmittanza termica periodica) non prevede significative esclusioni/deroghe (più ampie invece nel caso di riqualificazione energetica).

Maxr

Maxr 2018-07-05 13:45:56


c/3, quindi destinazione d'uso E.8.... Fabbisogno ACS nullo... se tolgo l'impianto mi da l'errore, se lo inserisco mi dice che il fabbisogno per la destinazione è nullo... dove sbaglio?
grazie
Massimo

francesco.s

francesco.s 2018-07-05 15:22:07


c/3, quindi destinazione d'uso E.8.... Fabbisogno ACS nullo... se tolgo l'impianto mi da l'errore, se lo inserisco mi dice che il fabbisogno per la destinazione è nullo... dove sbaglio?
grazie
Massimo
Maxr


I prospetti normativi per le destazioni d'uso 'E.8 attività industriali, artigianali ed assimilabili' non prevedono la presenza obbligatoria del 'Fabbisogno di ACS' e non forniscono nessuna indicazione.
Quindi se da rilievo sull'edificio deve considerare il fabbisogno di ACS, allora nella pagina 'STRUTTUTRA' della zona in oggetto nella sezione ACS deve selezionare l'opzione per cui la zona è da considerare per il calcolo dell'ACS deselezionare l'opzione 'Valutazione su progetto o Standard' ed assegnare il 'fabbisogno giornaliero di acs (l/G)' da lei stimato. Ovviamente nella 'Centrale Termica' ne deve creare un impianto dedicato.

Nel caso in cui non considera il 'Fabbisogno di ACS', nella pagina 'STRUTTURA' della zona non deve considerarla ( bisogna deselezionare l'opzione 'Zona da considerare per il calcolo del fabbiosgno di ACS dell'intero EOdC') e non ne deve creare neanche un impianto nella 'Centrale Termica'.

User_498094

User_498094 2019-05-16 18:36:31


Salve, mi trovo a dover redigere un' ape per due unità immobiliari con sub distinti e diversa destinazione d'uso che risultano essere dal sopralluogo invece una sola unità immobiliare.
Questa si sviluppa su due piani (P.TERRA ,P.INTERRATO)e catastalmente parlando al P.T. risultano due categoria distinte C1 per il Bar e C3 per il Laboratorio di pasticceria e gelateria mentre al P.I. magazzino con spogliatoi e bagni con categoria C2 . Come impianto hanno un canalizzato non funzionante e assenza di ACS.
Le mie domande son queste:
1- posso redigere unica ape per c1 e c3 o meglio farne due?
2-Cosa mi conviene inserire nella centrale termica? Impianto Assente?
3-Magazzino C2 è una categoria che non necessita di ape ma come mi comporto con spogliatoi e bagni?
Grazie per la vostra pazienza.

Antonio

Antonio 2019-05-17 10:27:24


Salve, mi trovo a dover redigere un' ape per due unità immobiliari con sub distinti e diversa destinazione d'uso che risultano essere dal sopralluogo invece una sola unità immobiliare.
Questa si sviluppa su due piani (P.TERRA ,P.INTERRATO)e catastalmente parlando al P.T. risultano due categoria distinte C1 per il Bar e C3 per il Laboratorio di pasticceria e gelateria mentre al P.I. magazzino con spogliatoi e bagni con categoria C2 . Come impianto hanno un canalizzato non funzionante e assenza di ACS.
Le mie domande son queste:
1- posso redigere unica ape per c1 e c3 o meglio farne due?
2-Cosa mi conviene inserire nella centrale termica? Impianto Assente?
3-Magazzino C2 è una categoria che non necessita di ape ma come mi comporto con spogliatoi e bagni?
Grazie per la vostra pazienza.
User_498094

Potremmo dire che rappresentano solo in temrini di utilizzo un'unica unità immobiliare ma a tutti gli effetti, catastalmente, sono due u.i. del tutto distinte.
Il 'magazzino' al Piano Interrato, trattandosi di locale di sgonmbero o simile potrebbe non prenderlo in considerazione. Il 'magazzino' catastalmente è un sub diverso oppure fa parte di una delle altre due u.i.? Se appartiene ad una delle altre due u.i., spogliatoi e servizi potrebbero appunto essere abbinati alla pertinente u.i..

Per quanto riguarda gli impianti, trattandosi di unità NON residenziali, l'ACS se assente può NON essere dichiarata in quanto per le unità a scopo non residenziale l'ACS non è considerato servizio minimo.
Per il Riscaldamento invece per '...impianto ... canalizzato non funzionante...' cosa si intende? Manca del tutto il generatore, il generatore c'è ma è semplicemente non alimentato?
Scegliere impianto 'ASSENTE' dipenderebbe anche da quanto effettivamente rilevato in fase di sopralluogo.

Trattandosi di u.i. separate, visto che l'APE si lega alla u.i. mediante i dati catastali potreberro essere emessi anche APE distinti, così come potrebbe emetterne uno unico al quale abbinare entrambi i riferimenti catastali, abbinare entrambe le zone con le pertinenti destinazioni d'uso per poi scegliere in fase di produzione dell'APE/esportazione dell'XML, la 'destinazione d'uso prevalente' nel menu 'Classificazione D.P.R. 412/93'.