Forum

Usa il software con l'aiuto delle discussioni condivise con la community dei clienti

User_393

Pompa di calore caldo freddo (split o multisplit)

User_393 2014-11-19 16:38:14


Una configurazione classica di impianto nella mia zona consiste in generatore ad acqua calda a condensazione autonomo (acquistato con i vari bonus fiscali 55%...65%) che produce energia sia per il sanitario che per il riscaldamento e impianto a radiatori.

Il problema nasce con l'inserimento di uno split o multisplit caldo/freddo (in gergo pompa di calore) utilizzato nelle stagioni intermedie. Il software come affronta questo caso?

In altri forum qualcuno afferma che tale tipologia di impianto non è prevista nella UNI quindi redigendo l'APE non serve inserire l'eventuale PDC esistente. E' vero? Esiste altra soluzione?

Finalmente Acca software ha deciso di tenere un Forum ufficiale, se ne sentiva la mancanza.
Vs. cliente dalla versione (non mi ricordo ormai più ) a tre floppy...Grazie

Antonio

Antonio 2014-11-24 09:42:15


La condizione "impiantistica" descritta non è rara.

Allo stato attuale è possibile assegnare allo stesso EOdC anche più impianti che offrono il medesimo servizio (nel caso specifico il Riscaldamento) e scegliere la tipologia di funzionamento dei due impianti: Serie (in sequenza ordinata) o Parallelo (funzionamento contemporaneo).

Entrambe le tipologie di funzionamento non sono però esattamente descrittive della reale condizione d'uso dei due impianti in quanto non è possibile impostare un "periodo di funzionamento" per l'uno e per l'altro impianto.

In base a quanto premesso normalmente si procede alla certificazione dell'edificio facendo riferimento all'impianto che a tutto gli effetti determina la prestazione dell'edificio stesso pertanto, quello connesso alla caldaia fossile.

User_557714

User_557714 2016-11-25 18:45:00


Mi accodo alla discussione.
Ho una caldaia a condensazione a metano per riscaldamento e ACS.
Poi ho un condizionatore multisplit invertibile per riscaldamento e raffrescamento.
Domanda 1: perchè dovrei considerare solo uno dei due impianti nel redigere la certificazione?
Domanda 2: volendo tener conto di entrambi (come io penso sia giusto) dovrei mettere funzionamento in serie o in parallelo?

Antonio

Antonio 2016-11-28 09:17:00


Mi accodo alla discussione.
Ho una caldaia a condensazione a metano per riscaldamento e ACS.
Poi ho un condizionatore multisplit invertibile per riscaldamento e raffrescamento.
Domanda 1: perchè dovrei considerare solo uno dei due impianti nel redigere la certificazione?
Domanda 2: volendo tener conto di entrambi (come io penso sia giusto) dovrei mettere funzionamento in serie o in parallelo?
User_557714

1) nella Centrale Termica del programma non vi è alcun limite agli impianti definibili, pertanto può inserire tutti gli impianti che ha rilevato nel fabbricato. Semplicemente la questione si pone sul servizio di 'Riscaldamento' offerto sia dalla caldaia fossile che dallo split, in particolar modo se quest'ultimo è utilizzato secondo specifiche esigenze stagionali e sensibilità dell'utilizzatore;

2) il secondo impianto (cioè quello di 'Riscaldamento e Raffrescamento' del multisplit) può essere inserito 'in serie' o 'in parallelo' comportando, come previsto dalle procedure di calcolo in essere, le seguenti condizioni:
a) SERIE: gli split per riscaldamento saranno considerati accesi esclsuivamente se il carico termico non sarà totalmente coperto dall'impianto principale connesso alla caldaia fossile;
b) PARALLELO: gli split saranno considerati accessi per il medesimo periodo di accensione dell'impianto principale connesso alla caldaia fossile e con esso (in base alla potenza dei terminali di emissione di ognuno) contribuirà a soddisfare il carico termico.

User_917862

User_917862 2023-04-05 16:37:55


La condizione "impiantistica" descritta non è rara.

Allo stato attuale è possibile assegnare allo stesso EOdC anche più impianti che offrono il medesimo servizio (nel caso specifico il Riscaldamento) e scegliere la tipologia di funzionamento dei due impianti: Serie (in sequenza ordinata) o Parallelo (funzionamento contemporaneo).

Entrambe le tipologie di funzionamento non sono però esattamente descrittive della reale condizione d'uso dei due impianti in quanto non è possibile impostare un "periodo di funzionamento" per l'uno e per l'altro impianto.

In base a quanto premesso normalmente si procede alla certificazione dell'edificio facendo riferimento all'impianto che a tutto gli effetti determina la prestazione dell'edificio stesso pertanto, quello connesso alla caldaia fossile.
Antonio

nel mio caso ho un appartamentino costituito da 2 sole stanze in ognuna delle quali c'è un condizionatore a split che fa caldo e freddo. Devo creare due impianti (PdC) nella centrale termica e associare una stanza ciascuno? o devo crearne uno solo con due terminali in prallelo?

francesco.s

francesco.s 2023-04-06 10:29:35


La condizione "impiantistica" descritta non è rara.

Allo stato attuale è possibile assegnare allo stesso EOdC anche più impianti che offrono il medesimo servizio (nel caso specifico il Riscaldamento) e scegliere la tipologia di funzionamento dei due impianti: Serie (in sequenza ordinata) o Parallelo (funzionamento contemporaneo).

Entrambe le tipologie di funzionamento non sono però esattamente descrittive della reale condizione d'uso dei due impianti in quanto non è possibile impostare un "periodo di funzionamento" per l'uno e per l'altro impianto.

In base a quanto premesso normalmente si procede alla certificazione dell'edificio facendo riferimento all'impianto che a tutto gli effetti determina la prestazione dell'edificio stesso pertanto, quello connesso alla caldaia fossile.
Antonio

nel mio caso ho un appartamentino costituito da 2 sole stanze in ognuna delle quali c'è un condizionatore a split che fa caldo e freddo. Devo creare due impianti (PdC) nella centrale termica e associare una stanza ciascuno? o devo crearne uno solo con due terminali in prallelo?
User_917862


Dalla sua descrizione presumibilmente è in presenza di una sola macchina esterna (pompa di calore invertibile) che alimenta due split interni ed in questo caso deve creare un solo impianto alimentato dalla 'pompa di calore invertibile' e nella potenza dei terminali deve inserire la potenza totale dei due split.