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User_250432

Fatal Error [3042] Potenza termica dei terminali per il riscaldamento insufficiente

User_250432 2014-12-21 01:03:39


Fatal Error [3042] Potenza termica dei terminali per il riscaldamento insufficiente (Gennaio).
Come si risolve?

Antonio

Antonio 2014-12-22 12:13:29


Generalmente questi messaggi (può esserne proposto anche più di uno, in base ai mesi del periodo di Riscaldamento coinvolti dalla condizione) dipendono dal valore assegnato alla Potenza TOTALE dei terminali della Zona (dati della Zona nella Gestione Distribuzione).

In particolare la loro presenza dipende dalla mancata copertura del Carico termico di Progetto (espresso con variabile Qp). In tale condizione difatti, uno o più mesi del periodo di riscaldamento, potrebbero risultare con fabbisogni non soddisfatti.

Per risolvere bisognerebbe definire un valore di potenza termica dei terminali per il riscaldamento sufficiente a coprire il carico termico massimo della zona.

Clicca il link per vedere un'immagine esplicativa
PotenzaTOTALE_Terminali.jpg

User_557511

User_557511 2014-12-27 12:10:16


Per lo stesso problema in fase di certificazione energetica di un edificio esistente il sistema mi segnala non un fatal error ma un warning 3124 "Potenza termica dei terminali di riscaldamento insufficiente (per tre mesi gennaio, febbraio e dicembre). Per la redazione dell'APE tale segnalazione indica un stato di fatto oppure occorre necessariamente intervenire sui dati come indicato nella sezione "Cosa fare"? 140655_1419678587_warning.jpg

Antonio

Antonio 2014-12-29 10:09:02


Per lo stesso problema in fase di certificazione energetica di un edificio esistente il sistema mi segnala non un fatal error ma un warning 3124 "Potenza termica dei terminali di riscaldamento insufficiente (per tre mesi gennaio, febbraio e dicembre). Per la redazione dell'APE tale segnalazione indica un stato di fatto oppure occorre necessariamente intervenire sui dati come indicato nella sezione "Cosa fare"? 140655_1419678587_warning.jpg
User_557511

In caso di calcolo per la redazione dell'A.P.E. i messaggi diventano del tipo Warning proprio perché si presume che dal rilievo dell'unità immobiliare siano emersi determinati terminali che possono essere in grado di coprire o meno il fabbisogno dell'edificio.

In presenza di dati introdotti coerentemente con quanto rilevato è chiaro che non bisognerebbe
alterare la potenza totale dei terminali per coprire il fabbisogno.

User_557511

User_557511 2015-01-03 14:23:42


Grazie e buon anno

olrak

olrak 2015-03-14 18:39:49



In presenza di dati introdotti coerentemente con quanto rilevato è chiaro che non bisognerebbe
alterare la potenza totale dei terminali per coprire il fabbisogno.
Antonio

Interessante questione: se si è in presenza di un edificio con terminali insufficienti a coprire il carico termico, la sua classe energetica appare migliore di quella di un edificio in cui i terminali sono correttamente dimensionati, il che produce una grave distorsione agli occhi di confronta le classi dei due edifici. Eppure il certificatore è tenuto a certificare l'esistente!

olrak

olrak 2015-03-14 19:17:09


Qualcosa non mi torna. Il rendimento di emissione e quindi la classe energetica non dovrebbe dipendere in maniera così diretta dalla potenza di emissione installata... Eppure è ciò che mi si verifica utilizzando APE VELOCE.

Antonio

Antonio 2015-03-15 10:56:54


Interessante questione: se si è in presenza di un edificio con terminali insufficienti a coprire il carico termico, la sua classe energetica appare migliore di quella di un edificio in cui i terminali sono correttamente dimensionati, il che produce una grave distorsione agli occhi di confronta le classi dei due edifici. Eppure il certificatore è tenuto a certificare l'esistente!
olrak
Qualcosa non mi torna. Il rendimento di emissione e quindi la classe energetica non dovrebbe dipendere in maniera così diretta dalla potenza di emissione installata... Eppure è ciò che mi si verifica utilizzando APE VELOCE.
olrak

Il "consumo" di energia richiesto alla Centrale Termica è valutato attualmente dalla norma anche in base alla potenza degli emettitori di calore. Questa è una delle novità introdotte con la Revisione 2014.

Con un impianto "insufficiente" è possibile sì ottenere bassi consumi ma a questo punto avendoi ottenuto dal calcolo tale risultanza è possibile anche palesarla nelle note al certificato chiarendo la situazione.

olrak

olrak 2015-03-17 14:41:14


Grazie Antonio,
mi auguro di sbagliarmi, ma se fosse così ci troveremmo di fronte ad una grave falla nel sistema si confronto fra le classi energetiche assegnate agli edifici.
Dove lo evinci, nelle nuove 11300, che il rendimento di emissione (e quindi i consumi) dipendono anche dalla potenza degli emettitori?
Grazie

olrak

olrak 2015-03-20 21:13:23


Ciao Antonio,
mi potresti cortesemente indicare quale formula/parametro della UNI 11300-2:2014 relativo alla potenza degli emettitori influisce sul rendimento di emissione? Grazie mille.

Antonio

Antonio 2015-03-25 15:23:27


Grazie Antonio,
mi auguro di sbagliarmi, ma se fosse così ci troveremmo di fronte ad una grave falla nel sistema si confronto fra le classi energetiche assegnate agli edifici.
Dove lo evinci, nelle nuove 11300, che il rendimento di emissione (e quindi i consumi) dipendono anche dalla potenza degli emettitori?
Grazie
olrak
Ciao Antonio,
mi potresti cortesemente indicare quale formula/parametro della UNI 11300-2:2014 relativo alla potenza degli emettitori influisce sul rendimento di emissione? Grazie mille.
olrak

Non c'è una formula esplicita, sostanzialmente perché i concetti di "potenza" ed "energia" sono di natura fisica.
Oggi la richiesta è palese in quanto a seguito dell'evoluzione delle condizioni impiantistiche considerate nelle norme sono possibili calcoli con più impianti i quali possono caratterizzarsi per potenze degli emettitori diverse e, grazie a tale informazione, è possibile nelle varie fasi stimare il contributo dell'uno e dell'altro impianto.
La precedente condizione di calcolo invece si basava sull'ipotesi che il fabbisogno era sempre soddisfatto dalla potenza.

Riguardo invece il rapporto potenza emettitori/rendimento di emissione non vi è alcuna connessione, il rendimento di emissione dipende dalla tipologia di emettitore del calore e dalle condizioni al contorno.

olrak

olrak 2015-03-27 11:00:51


Bene Antonio, ma qui c'è un punto importante da chiarire. Se si vogliono verificare e confrontare le classi energetiche di edifici esistenti, in condizioni standard, occorre paragonare i consumi che si verificano quando il fabbisogno energetico è completamente soddisfatto, a prescindere dalla potenza (sufficiente/insufficiente) dell'impianto di riscaldamento. Non è possibile che ad un edificio venga attribuita una classe energetica "elevata" per il solo fatto che i suoi emettitori non sono in grado di fornire la potenza necessaria a soddisfare il fabbisogno termico. A mio avviso il software di certificazione dovrebbe segnalare tale evenienza e precludere la produzione dell'APE, invitando l'utente ad indicare una potenza di emissione pari al valore minimo necessario a coprire il fabbisogno. Nelle note, casomai, si dovrebbe esplicitare che la potenza degli emettitori presenti non copre il fabbisogno, ma la potenza utilizzata per il calcolo dei rendimenti (e quindi dei consumi di energia) è quella necessaria a coprire il fabbisogno termico. Sei d'accordo?

Antonio

Antonio 2015-04-01 10:16:27


Bene Antonio, ma qui c'è un punto importante da chiarire. Se si vogliono verificare e confrontare le classi energetiche di edifici esistenti, in condizioni standard, occorre paragonare i consumi che si verificano quando il fabbisogno energetico è completamente soddisfatto, a prescindere dalla potenza (sufficiente/insufficiente) dell'impianto di riscaldamento. Non è possibile che ad un edificio venga attribuita una classe energetica "elevata" per il solo fatto che i suoi emettitori non sono in grado di fornire la potenza necessaria a soddisfare il fabbisogno termico. A mio avviso il software di certificazione dovrebbe segnalare tale evenienza e precludere la produzione dell'APE, invitando l'utente ad indicare una potenza di emissione pari al valore minimo necessario a coprire il fabbisogno. Nelle note, casomai, si dovrebbe esplicitare che la potenza degli emettitori presenti non copre il fabbisogno, ma la potenza utilizzata per il calcolo dei rendimenti (e quindi dei consumi di energia) è quella necessaria a coprire il fabbisogno termico. Sei d'accordo?
olrak

Premetto che TerMus / TerMus CE segnalano l'eventuale mancata copertura del fabbisogno dell'edificio quando la condizione viene a determinarsi.

Ciò poi consente al certificatore di decidere come comportarsi. Si potrebbero conservare i dati effettivamente desunti dal rilievo dell'edificio e poi chiarire nelle NOTE al certificato la condizione oppure, al contrario agire "coprendo" con la potenza dei terminali il fabbisogno dell'edificio.

L'attuale impianto di norme/leggi non suggerisce comportamenti da tenersi.

La conservazione dei dati frutto del rilievo e l'inserimento di specifiche/chiarimenti nelle NOTE al certificato in qualche modo rappresenta una reale descrizione delle condizioni rilevate.

olrak

olrak 2015-04-02 23:32:22


La stranezza che io riscontro è la seguente: il Fabbisogno di Energia a carico dell'impianto di riscaldamento Qh_imp dovrebbe coincidere con il Fabbisogno di Energia Termica agli Emettitori QoutEh. Se si assegna una potenza di emissione sensibilmente inferiore a quella necessaria a coprire il carico termico, il fabbisogno QoutEh, anziché rimanere costante, diminuisce progressivamente, determinando prestazioni energetiche migliori di quanto sia lecito attendersi. Si tratta verosimilmente di situazioni abbastanza infrequenti, tuttavia esistono edifici in cui, per risparmiare, sono stati installati emettitori di dimensioni e potenze insufficienti.

Antonio

Antonio 2015-04-03 10:59:58


La stranezza che io riscontro è la seguente: il Fabbisogno di Energia a carico dell'impianto di riscaldamento Qh_imp dovrebbe coincidere con il Fabbisogno di Energia Termica agli Emettitori QoutEh. Se si assegna una potenza di emissione sensibilmente inferiore a quella necessaria a coprire il carico termico, il fabbisogno QoutEh, anziché rimanere costante, diminuisce progressivamente, determinando prestazioni energetiche migliori di quanto sia lecito attendersi. Si tratta verosimilmente di situazioni abbastanza infrequenti, tuttavia esistono edifici in cui, per risparmiare, sono stati installati emettitori di dimensioni e potenze insufficienti.
olrak

Qh_imp e QoutEh possono effettivamente coincidere, ma la condizione cambia in base a tipo e numero di impianti presenti.

Il fatto che ci sia poi un progressivo ridursi di QoutEh è una condizione normale per come attualmente funzionano le procedure di calcolo.