Buongiorno, devo certificare un piccolo Ufficio nel quale è presente una caldaia per solo riscaldamento, non è presente alcun servizio di ACS. L'attestato è stato impostato con solo impianto di riscaldamento ma non c'è modo di inserire un generatore "fittizio" per l'ACS. E' corretto che nell'attestato compaia un consumo energetico ACS nullo? Questo nonostante nella pagina "CALCOLO" il programma riporti l'avvertenza: "L’indice EPgl, in assenza di impianto per l’ACS, è stato calcolato ipotizzando che lo specifico servizio sia fornito grazie ad apparecchi alimentati dalla rete elettrica."
Il valore dell'EPacs(Indice di Prestazione Energetica per ACS) risulta nullo non perché manchi l'impianto per l'acqua calda sanitaria, ma perché nella pagina A.C.S. della Struttura della zona Ufficio non è stato determinato il relativo fabbisogno.
Quando invece viene determinato un fabbisogno di ACS, ma non viene definito un impianto, automaticamente viene adottato il calcolo previsto in queste casistiche dalla norma UNI/TS 11300-2:2014.
In realtà il fabbisogno ACS della Zona è stato determinato secondo "valutazione sul progetto o standard" con valore di 0.2 l/(G*mq), ma il programma fornisce comunque un EPacs pari a 0.
In assenza di dati più precisi rispetto a quanto definito, è possibile ipotizzare che stante la dimensione dell'ufficio in questione (definito in precedenza "piccolo"), in base al fabbisogno standard (0.2 l/G*m2), il valore calcolato già di per sè minimo si è ulterioremente ridotto in funzione del Fattore di Conversione dell'energia elettrica in energia primaria rinnovabile.
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