Dispersioni termiche per ventilazione (QhVE) nel periodo invernale nulle
Antonio2025-08-25 17:09:09
Voglio condividere una richiesta di assistenza
Richiesta: Buongiorno, a valle del calcolo di un edificio i cui ambienti sono serviti da un sistema integrato per riscaldamento, raffrescamento e ventilazione meccanica (VMC) gestito da pompa di calore Aria-Aria, rilevo che le dispersioni termiche per ventilazione nel periodo invernale (parametro QhVE) risultano nulle.
Chiedo, se possibile, un parere se questo risultato sia compatibile con le caratteristiche del sistema edificio-impianto o se invece l'esito è frutto di una mia errata definizione dei dati di input.
Ringrazio anticipatamente per gli eventuali chiarimenti
Risposta: E' necessario premettere che: - senza il progetto in esame è chiaro che non sono noti i dettagli dei vari input effettuati; - Forum e servizio assistenza vertono esclusivamente sull’utilizzo del programma e non contemplano interpretazione normativa, chiarimenti su disposizioni legislative o regolamentari, analisi norme tecniche o consulenza alla progettazione.
Non avendo i dettagli [volendo verificare gli input eseguiti sarà opportuno contattare direttamente i tecnici del servizio AmiCus TerMus (0827/605511 | 9:00-13:00 e 14:00-17:00 | dal lunedì al venerdì)] possiamo fornire eccezionalmente indicazioni a carattere generale circa le modalità con cui le cogenti norme di calcolo in materia affrontano questa valutazione.
Il valore della Dispersione termica invernale per ventilazione (QhVE) così come definito dalla UNI/TS 11300-1, è determinato a partire dal valore della portata mediata nel tempo del flusso d’aria k-esimo (qve,k,mn). Nel caso specifico da lei descritto, la ventilazione meccanica è offerta direttamente dal sistema di climatizzazione, pertanto la portata mediata è calcolata come indicato al paragrafo '12.3.4 Edifici nei quali la ventilazione meccanica è assicurata dall'impianto di climatizzazione' della norma:
Quando la valutazione è condotta in 'condizioni di progetto o standard' (adottate per redigere ex L10 e APE) si assumono "αk = 1" e "β’k = 0".
Con i valori suggeriti dalla norma si giunge ad avere "qve,k,mn = 0" condizione dalla quale - in conformità alle prescrizioni normative - deriva un valore di QhVE pari a zero.
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