User_277188 | APE: edificio anni '70 e classe A3 User_277188 2016-01-20 12:29:45 Buongiorno, vorrei chiedere come mai un edificio abitativo che sto certificando, costruito negli anni 70 e riscaldato a biomassa solida ricada in classe A3.
L'edificio è in muratura a cassa vuota senza isolante, i serramenti sono in legno a vetro singolo, il solaio di sottotetto presenta un materassino isolante di 6 cm in lana di roccia e il sottotetto è freddo. Grazie. Buona giornata |
Antonio | Antonio 2016-01-20 12:36:30 La classificazione è basata sull'indice di prestazione EPglnren riferito alla sola energia non rinnovabile.
La presenza di generatore di calore a biomassa comporta, come previsto dall'attuale impianto legislativo, che per l'80% l'energia fornita da tale macchina venga considerata rinnovabile e pertanto scomputata sulla prestazione globale dell'edificio. |
User_203695 | User_203695 2016-02-03 09:57:51 Salve, ho un problema analogo: edificio dell'800 in centro storico adibito a ristorante servito da caldaia tradizionale. Indice pari a circa 1400 kWh/m²anno e classe A1. Potrebbe essere un bug che si genera con l'ultimo aggiornamento del software o la destinazione d'uso incide significativamente? Grazie |
Antonio | Antonio 2016-02-03 10:18:25
Salve, ho un problema analogo: edificio dell'800 in centro storico adibito a ristorante servito da caldaia tradizionale. Indice pari a circa 1400 kWh/m²anno e classe A1. Potrebbe essere un bug che si genera con l'ultimo aggiornamento del software o la destinazione d'uso incide significativamente? Grazie User_203695 Problematiche di sorta nel calcolo al momento in condizioni simili non sono note per l'ultima release nè nelle precedenti. Sarebbe utile conoscere anche eventuali Warning forniti nella Diagnostica di Calcolo e qualche informazione in più sulle caratteristiche di involucro ed impianto. |
User_203695 | User_203695 2016-02-05 16:11:30 L'esecuzione del calcolo non riporta Warning. Ho ricontrollato tutte le strutture e non mi pare che ci siano errori materiali che inficino il calcolo. Le pareti sono di tufo, il solaio inferiore confina con la terra, i solai superiori sono parte in laterocemento e parte a volta e a confine con uffici. Il risultato mi sembra strano ma forse la classe E4(3) del ristorante ha indici prestazionali di riferimento diversi. Suggerimenti per effettuare un controllo in più prima di farlo nuovamente da zero? Grazie |
Antonio | Antonio 2016-02-05 16:41:45
L'esecuzione del calcolo non riporta Warning. Ho ricontrollato tutte le strutture e non mi pare che ci siano errori materiali che inficino il calcolo. Le pareti sono di tufo, il solaio inferiore confina con la terra, i solai superiori sono parte in laterocemento e parte a volta e a confine con uffici. Il risultato mi sembra strano ma forse la classe E4(3) del ristorante ha indici prestazionali di riferimento diversi. Suggerimenti per effettuare un controllo in più prima di farlo nuovamente da zero? Grazie User_203695 Trattandosi di un'unità immobiliare non residenziale per la stessa dovrebbe aver compilato anche la pagina "Illuminazione" (ultima pagina della Struttura della zona calcolata). In questi casi è da tener conto che l'energia elettrica utilizzata per l'illuminazione ed acquisita da rete è in ogni caso considerata al 47% rinnovabile (come da fattore di conversione presente nella Tabella 1 Allegato 1 del Decreto 26.6.2015 'requisiti minimi') e scomputata dalla prestazione complessiva contribuendo pertanto ad una buona classificazione dell'unità. |
User_203695 | User_203695 2016-02-17 18:59:10 Ho fatto altri tentativi poichè non sono comunque convinta del risultato. Ho notato che aumentando progressivamente i coperti nella sezione ACS o inserendo i ricambi d'aria nella sezione VENTILAZIONE delle zone riscaldate, si ha aumento di EPgl,nren (da circa 200 a circa 1300) e allo stesso tempo un miglioramento di classe energetica (da C ad A1). Come è possibile che si aumenti l'indice di consumo ma che la classificazione migliori? |
Antonio | Antonio 2016-02-22 17:19:17 Contestualmente al maggior fabbisogno di energia termica per ACS ed a seguito delle mutate condizioni di ventilazione cambiano anche le prestazioni dell'edificio standard mediante il quale viene costruita l'etichetta energetica e valutata la classe ed aumenta anche l'energia prodotta dalla caldaia a biomassa che all'80% è considerata rinnovabile. |
Alessio Palmieri | Alessio Palmieri 2016-03-24 20:09:33 Carissimo Antonio, purtroppo non riesco a capire la Sua risposta...la potrebbe spiegare un po' meglio? Anche io sto riscontrando valori davvero anomali...ora per esempio sto modellando un banalissimo bar (muratura portante, 35 mq, vetrate e solai standard); non mi spiego come, ad impianto ASSENTE, mi venga fuori una classe C con un Epgl clamorosamente alto (343 kwh/m2a). E' possibile?
Quando poi inserisco lo split da 5.5kW che vi è in realtà (e che avevo tolto perché mi sembrava comunque troppo ottimistica la classe energetica) il tutto balza ad una classe A2 (MAI RISCONTRATA in oltre 100 certificazioni effettuate) con un Epgl di 165 (che è comunque alto). E' cambiato qualcosa nelle ultime release del software? Grazie |
Antonio | Antonio 2016-03-25 10:34:08
Carissimo Antonio, purtroppo non riesco a capire la Sua risposta...la potrebbe spiegare un po' meglio? Anche io sto riscontrando valori davvero anomali...ora per esempio sto modellando un banalissimo bar (muratura portante, 35 mq, vetrate e solai standard); non mi spiego come, ad impianto ASSENTE, mi venga fuori una classe C con un Epgl clamorosamente alto (343 kwh/m2a). E' possibile?
Quando poi inserisco lo split da 5.5kW che vi è in realtà (e che avevo tolto perché mi sembrava comunque troppo ottimistica la classe energetica) il tutto balza ad una classe A2 (MAI RISCONTRATA in oltre 100 certificazioni effettuate) con un Epgl di 165 (che è comunque alto). E' cambiato qualcosa nelle ultime release del software? Grazie Alessio Palmieri Come avuto modo di discutere anche telefonicamente, la questione è connessa al nuovo metodo di valutazione in vigore dall'1 ottobre 2015 poco confrontabile con il precedente.
Lo split, visto come fonte rinnovabile, 'vede' la propria energia scomputata dall'EPglnr utilizzato per la classificazione pertanto la sua eliminazione fa 'precipitare' la classe da A2 in D. Classe che comunque non risulta particolarmente negativa, anche a seguito della presenza dell'Illuminazione. Va ricordato che per le unità non residenziali è prevista la definizione dei dati dell'impianto di illuminazione artificiale, i cui consumi di energia elettrica da rete sono in parte (il 47%) considerati fonte rinnovabile in ossequio all'attuale fattore di conversione in energia primaria rinnovabile associato all'energia elettrica. |
User_212220 | User_212220 2016-05-03 12:57:52
Salve, ho un problema analogo: edificio dell'800 in centro storico adibito a ristorante servito da caldaia tradizionale. Indice pari a circa 1400 kWh/m²anno e classe A1. Potrebbe essere un bug che si genera con l'ultimo aggiornamento del software o la destinazione d'uso incide significativamente? Grazie User_203695
Salve ho la stessa situazione di cui sopra, ossia ristorante in edificio dell'800 (muratura portante e solai in legno, infissi in legno con vetrocamera, confinante con una cantina al piano inferiore e un appartamento al piano superiore) servito da caldaia tradizionale con in più un impianto di climatizzazione a pompa di calore; senza ancora aver inserito le pompe di calore l'edificio viene in classe A1. Ho controllato più volte tutti i dati di input e non mi pare di aver commesso errori. Mi potete confermare che il risultato sia veritiero per tale categoria di edifici? |
Antonio | Antonio 2016-05-03 16:09:07
Salve, ho un problema analogo: edificio dell'800 in centro storico adibito a ristorante servito da caldaia tradizionale. Indice pari a circa 1400 kWh/m²anno e classe A1. Potrebbe essere un bug che si genera con l'ultimo aggiornamento del software o la destinazione d'uso incide significativamente? Grazie User_203695
Salve ho la stessa situazione di cui sopra, ossia ristorante in edificio dell'800 (muratura portante e solai in legno, infissi in legno con vetrocamera, confinante con una cantina al piano inferiore e un appartamento al piano superiore) servito da caldaia tradizionale con in più un impianto di climatizzazione a pompa di calore; senza ancora aver inserito le pompe di calore l'edificio viene in classe A1. Ho controllato più volte tutti i dati di input e non mi pare di aver commesso errori. Mi potete confermare che il risultato sia veritiero per tale categoria di edifici? User_212220 Chiaramente sulla base delle poche informazioni disponibili non si può definire 'veritiero' alcun risultato. E' ipotizzabile, avendo già provveduto più volte alla verifica degli input eseguiti, che l'attuale buon classamento ottenuto possa dipendere dall'energia rinnovabile 'scomputata' susseguente l'imnpianto di illuminazione artificiale, i cui consumi di energia elettrica da rete sono in parte (47%) considerati fonte rinnovabile in base all'attuale fattore di conversione in energia primaria rinnovabile associato all'energia elettrica. |
User_214398 | User_214398 2016-05-13 12:04:20 Buongiorno, anche io ho un caso analogo, dove non mi sembra corretta la classe attribuita. Ho un edificio dei primi anni 2000 (prima del 2005) con pareti in cemento armato, solai tradizionali, infissi in alluminio senza taglio termico e vetrocamera 4/6/4 adibito in parte ad uffici ed in parte a spogliatoi e servizi igienici. La porzione ad uffici ha 3 climatizzatori (unità esterna + split), la parte a spogliatoi è priva di impianto di riscaldamento/raffrescamento. Entrambe le zone sono servite da boiler elettrici per la produzione di ACS. Ho creato 2 Eodc e 2 centrali termiche, assegnando alla prima 3 split + impianto ACS con boiler 20 litri, e alla seconda, con impianto assente, ho inserito l'impianto ACS con boiler 80 litri. Il risultato che ottengo è una classe D per gli uffici con un EPgl, nren pari a 181 kwh/mq anno, e una classe addirittura C per gli spogliatoi con un EPgl,nren pari a 749 kwh/mq anno. Le sembra che possa essere corretto? Io mi sarei aspettato una classe G visto il pessimo involucro. Grazie
Mi sono anche accorto che per la zona spogliatoi (priva di impianto di riscaldamento) il programma mi calcola anche un consumo di metano. Come è possibile? E' presente sono un boiler elettrico. Grazie |
Antonio | Antonio 2016-05-16 09:35:20
Buongiorno, anche io ho un caso analogo, dove non mi sembra corretta la classe attribuita. Ho un edificio dei primi anni 2000 (prima del 2005) con pareti in cemento armato, solai tradizionali, infissi in alluminio senza taglio termico e vetrocamera 4/6/4 adibito in parte ad uffici ed in parte a spogliatoi e servizi igienici. La porzione ad uffici ha 3 climatizzatori (unità esterna + split), la parte a spogliatoi è priva di impianto di riscaldamento/raffrescamento. Entrambe le zone sono servite da boiler elettrici per la produzione di ACS. Ho creato 2 Eodc e 2 centrali termiche, assegnando alla prima 3 split + impianto ACS con boiler 20 litri, e alla seconda, con impianto assente, ho inserito l'impianto ACS con boiler 80 litri. Il risultato che ottengo è una classe D per gli uffici con un EPgl, nren pari a 181 kwh/mq anno, e una classe addirittura C per gli spogliatoi con un EPgl,nren pari a 749 kwh/mq anno. Le sembra che possa essere corretto? Io mi sarei aspettato una classe G visto il pessimo involucro. Grazie
Mi sono anche accorto che per la zona spogliatoi (priva di impianto di riscaldamento) il programma mi calcola anche un consumo di metano. Come è possibile? E' presente sono un boiler elettrico. Grazie User_214398 Le origini di tali classamenti, in base alle caratteristiche d'impianto indicate sono le medesime cui si fa riferimento nella risposta di 'venerdì 25 marzo 2016, 10:34:08'. Relativamente al 'gas naturale' restituito per la zona 'Spogliatoi' è normale. L'attuale sistema di certificazione, per gli edifici sprovvisti di impianti prevede un 'impianto simulato a gas naturale' e non più l'energia elettrica come nel precedente sistema delle Linee Guida 2009. |
User_378701 | User_378701 2016-06-01 18:02:40 Ho un edificio del 1973 privo di caldaia sia per il riscaldamento che per la produzione di acs. Muri di tamponamento cassa vuota e infissi in legno con vetro singolo. Appartamento posto al piano terra con solaio controterra e sopra ho un'altra u.i. riscaldata. Mi viene di classe E. E' possibile? Leggevo di valori nel D.Lgs. 192/2005, che se all'interno di questi, allora si presumeva il raggiungimento del confort abitativo grazie ad apparecchi elettrici, e se fuori da questi valori, la prestazione veniva calcolata in base ad una formula sempre nel D.Lgs. Mi sapete dare delucidazioni? |