User_67895 | User_67895 2014-12-10 12:29:34 Salve, il mio problema riguarda un impianto a pavimento su una casa monofamiliare a due livelli, l'errore che ho è "potenza dei terminali per il riscaldamento insufficiente Piano Primo (gennaio)", come posso intervenire dato che nel menu' a tendina della potenza del terminale della ZONA inverno (emissione), escono solo tipologie di radiatori a parete con relative dimensioni? Help 125595_1418210970_cat5884tura.jpg |
Antonio | Antonio 2014-12-13 12:08:56
Come indicato anche nella presente discussione una soluzione potrebbe essere quella di ipotizzare una certa potenza per metro quadrato di superficie radiante e nel numero terminali da utilizzare nel calcolo ricorrere alla superficie radiante totale. |
User_429663 | User_429663 2015-03-04 14:48:28 Scusi Antonio, come si accede all'archivio recante valori di potenza tipica per diverse tipologie di Terminali?Non riesco a trovarlo. |
Antonio | Antonio 2015-03-04 16:09:15
L'elenco delle tipologie di terminali di emissione con relative potenze tipiche è disponibile nella specifica funzione di calcolo della Potenza TOTALE dei terminali della ZONA. Dalle immagini allegate alla discussione è possibile vedere come accedervi nel caso di input grafico e nel caso di input semplificato APE "VELOCE". |
User_232193 | User_232193 2015-10-02 10:01:27 Buongiorno, è possibile avere un riferimento della parte della norma dalla quale si possa evincere analiticamente come la potenza installata dei terminali influisca sul consumo di energia? Nulla ho trovato sulla UNI 11300-2 e la 11300-3 (come mi fu riferito da un consulente telefonico ACCA) riguarda la parte estiva. |
Antonio | Antonio 2015-10-02 16:35:01 Difficilmente in norma troverà specificato ciò che generalmente la norma stessa da per scontato. Lo stesso collega non pensa abbia potuto citare un capitolo/paragrafo di una delle succitate norme in quanto evidentemente non riscontrabile. Va da se che maggiore è la potenza, tanto più elevato sarà l'impegno richiesto alla macchina. Per il resto il dato diventa ulteriormente significativo in presenza di edificio scomposto in più zone a seguito della presenza di terminali di diversa tipologia in ognuna di esse. Esso difatti sarà utilizzato per la ripartizione dell'energia fornita. |
Omar Fernandez | Omar Fernandez 2015-11-06 15:16:40 Salve a tutti, sto effettuando per la prima volta una certificazione energetica dovrei inserire l'impianto di riscaldamento a pavimento, mi richiedono la potenza dei terminali, come faccio a stabilirla? vi ringrazio in anticipo |
Antonio | Antonio 2016-03-14 10:25:51 Per gli impianti a pavimenti radianti nel settore civile in generale si può assumere una resa di circa 100 W/m2, chiaramente nelle condizioni ottimali ed in assenza di informazioni di progetto. Poi in base a quanto rilevato in sito, alla vetustà degli impianti etc. si potrebbero fare valutazioni diverse di resa al metro quadro. Esempio: ipotizzando una resa di 90 W/m2, con una superficie totale dei pavimenti di 120 m2, la potenza totale da inserire sarebbe di 90W*120m2 = 10800 W = 10.8 kW. |
User_356384 | User_356384 2016-04-20 14:22:10 Buongiorno, nonostante abbia inserito la potenza dei terminali per il riscaldamento, continua a darmi questo errore bloccante FATAL ERROR 3093: Zona con potenza dei terminali per il Riscaldamento pari a ZERO. Da cosa dipende? |
Antonio | Antonio 2016-04-26 12:04:51 Selezionando con 'doppio click' il messaggio 'Fatal Error [3093]...' verrà evidenziata sul disegno la Centrale Termica cui appartiene la zona con potenza dei terminali nulla. In tal modo potrà verificare a quale Centrale Termica il messaggio è effettivamente riferito. Qualora fosse evidenziata la Centrale Termica già oggetto di intervento, verificare se alla stessa sono state associate più zone nella finestra 'Distribuzione impianto' e che per tutte sia stata correttamente imputata la potenza dei relativi terminali. |
User_214259 | User_214259 2016-04-29 18:17:26 Salve, scrivo per avere un chiarimento riguardo ad alcuni risultati che mi lasciano perplesso nella redazione delle APE. Premetto che non mi riferisco al programma e che non sono un profondo conoscitore della procedura di calcolo della normativa UNI. Mi capita spesso di certificare delle unità immobiliari vetuste (anni 40’-60’), con involucro scadente ed impianto palesemente sottodimensionato, tipologia piuttosto ricorrente nella mia zona. Con la precedente procedura di calcolo, queste unità davano sempre la classe G, come sembrava logico che fosse. Inserendo invece con precisione la potenza di emissione, adesso si trovano in classi leggermente più alte, tipo F o addirittura E. In particolare, trovo singolare che, provando ad inserire tra gli interventi migliorativi un nuovo impianto con una nuova caldaia, di pari potenza e magari a condensazione, digitando forfettariamente una potenza di emissione pari al Qp totale dell’involucro, la classe peggiora scendendo in G. Ho così la netta sensazione che un impianto sottodimensionato, il quale fornisce una potenza sensibilmente inferiore al Qp richiesto, sia premiante dal punto di vista del classamento. Risulta quindi, ma spero vivamente di sbagliare, che la potenza di emissione inserita sia considerata “ciecamente” comunque sufficiente a portare e mantenere la T di progetto negli ambienti, con il risultato che un impianto sottodimensionato che consuma meno energie fossili ed emette di conseguenza meno CO2, consenta al fabbricato di raggiungere performance energetiche migliori. Tale impostazione, se fosse vera, troverebbe giustificazione solo per i nuovi edifici. Se così fosse credo che non abbia senso inserire la vera potenza di emissione rilevata in fase di sopralluogo, ma la Qp richiesta dal fabbricato, in modo da ottenere un risultato più realistico. Ringraziandovi per il Vs. tempo, invio Cordiali Saluti. |
Antonio | Antonio 2016-04-29 18:47:49 In presenza di impianto sottodimensionato in ogni caso al fine di evidenziare la condizione risultante dal calcolo sono generalmente restituiti messaggi del tipo 'Warning [3024] Potenza termica dei terminali insufficiente...'. Chiaramente trattandosi di valutazione standard bisognerebbe eventualmente equiparare anche l'impianto in modo da poter garantire tali condizioni standard evidentemente non possibili con impianto sottodimensionato che appunto consumerebbe di meno e renderebbe 'fittiziamente' più virtuoso l'edificio. L'ipotesi palesata è una soluzione. |
User_76157 | User_76157 2017-09-22 16:59:48 Nel calcolo della potenza termica dei terminali il programma TerMus CE 40.00q fornisce per le varie tipologie di radiatori un numero di colonne inferiore a quello dei radiatori presenti nell'immobile oggetto di calcolo. E' scorretto, pertanto, calcolare la suddetta potenza in base al numero totale delle colonne (nel mio caso specifico, avendo un numero totale di colonne pari a 70, ho considerato 14 radiatori da 5 colonne)? |
Antonio | Antonio 2017-09-22 17:17:35 In TerMus e TerMus CE la funzione disponibile per la 'stima' della potenza totale dei terminali della zona è basata sui moduli che a loro volta possono essere costituiti da 2..3...4...n...colonne. In base a quanto descritto lei ha rilevato n. 70 moduli pertanto, nella funzione, il tipo di modulo va poi scelto in base all'altezza ed alle colonne che lo costituiscono. Discussioni correlate: -> Rendimento Emissione: numero elementi/moduli o terminali [SCHEMA GRAFICO] |